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           Insalata Greca (2004-2019)


          Terremoto (2004)

“Guarda come si muove quel camper!”
“Ma che sarà, il terremoto?”

No, non era moto sussultorio.
Nemmeno ondulatorio.

Era moto trombatorio.


          Resistere, resistere (2012)

Pochi luoghi di mare al mondo sono più belli di Parga.
O meglio, sono più belli di Parga com'era.
La baia con gli isolotti e le chiesette è ancora di una suggestione incredibile. Però il paesino è ormai un susseguirsi di negozietti, taverne per turisti, bar e agenzie di escursioni.
Ma per Fiammetta qualche giorno a Parga è d'obbligo: bisogna farlo, come il morbillo.
Capiamoci, anche a me non dispiace. Lo struscio serale, la ricerca della taverna con il meglio gyros e la migliore paidakia, le meze' e l'ouzo, mi appassionano.
E passeggiando passeggiando mi trovo davanti a una vecchia casa mezza diroccata.
Intorno locali moderni, pensioni, edifici più alti.
Solo quella casa resiste, accerchiata dalla modernità.
La abita una vecchina. La vedi sempre fuori che guarda in silenzio il fluire ininterrotto delle minigonne e dei top, dei palestrati e degli abbronzati.
Guarda anche me.
Forza vecchina!
Resistere, resistere!

 

          Ouzo (2014)

Ma a voi è mai capitata una cosa del genere?
Siamo in sosta con pochi altri camper, circondati da roulotte greche, davanti all'isola di Kalamos.
Anche se in questo periodo fa notte tardi ormai è quasi completamente buio. Solo un fioco barlume rossastro a ponente tenta di opporsi al predominio delle stelle, mentre più in là fa capolino qualche esile luce, forse lucciole, forse il paesino di Mytikas.
Fa ancora caldo, le cicale insistono col loro canto.
Fiammetta è dentro a leggere o a vedere la TV. Io sto fuori a godere il silenzio, scalfito appena dal lieve borbottio del mare.
E a sorseggiare un bicchierino di ouzo.

La bottiglia ce la eravamo ritrovata inspiegabilmente - lo so, non ci credete - nella borsa della spesa.
"L'hai presa tu questa?"
"Io? No!"
Sull'etichetta la scritta “kalós ìrthate stin Ellàda.”
Penso "efkaristò! "
Un bicchierino, un altro ...
Giurerei che la bottiglia stia diventando luminosa.
E le cicale, anche loro, sembrano emanare luce. Ascolto il canto, pare stiano bisbigliando “kalós ìrthate stin Ellàda.”
Offro loro un bicchierino, e ne prendo anch'io.
Bottiglia prodigiosa. Continuo a versare ma il livello non scende mai.
E il tempo passa.

Mi riscuote il suono dell'allarme. Chi l'ha messo?
Lo tolgo.
Suona ancora.
Dal camper più vicino arriva una voce.
"A ‘mbecille, lo levi st’allarme?"
Finisce la magia, la luminosità.
E anche la bottiglia è vuota.


Serendipità (2019)

Dico, ma ci avete fatto caso che in barca quando incroci qualcuno ci si scambia i saluti?
Come sui sentieri di montagna, trovi gente e ci si scambia i saluti.
Solo in auto incroci qualcuno e ci si scambia i vaffanculi.


A guagliona (2019)

Da qualche giorno i marchigiani sono andati via e, al loro posto, è arrivato un motorhome con una famigliola. La donna (Bruno la definirebbe forse “a guagliona”) simpatica e socievole, ha una sua caratteristica peculiare, sia davanti che dietro: i due pezzi!
Diciamo che per farli sono serviti davvero pochi centimetri quadrati di stoffa.
La cosa non è certo passata inosservata (e quando mai …) ed ha sollevato anche appassionate discussioni.
Comunque sapete che vi dico? Io non mi lamento.


Ci vuole un Fiore (2019)

Qualche giorno fa siamo rimasti su una spiaggetta fin quasi al tramonto, quando ormai la maggior parte delle barche e barchette erano andate via. Solo un piccolo gommone era ancora lì, con una coppia che sostava sulla riva.
Una coppia.
Due uomini.
Mi è tornato in mente quando, bambino, andavo in terza elementare.

Alla Scuola Garibaldi il baby-boom del dopoguerra aveva provocato un tale affollamento da dover ricorrere ai turni, così la mia classe un giorno a settimana non aveva lezione. Ma in un’aula nel seminterrato il Maestro Fiore dava lezioni di disegno. Ci andavo anch’io, e infatti imparai a disegnare abbastanza bene (abilità poi persa col tempo). Quando uno di noi completava un disegno il maestro lo controllava e, se lo giudicava ben fatto, lo vistava: ci dava un Fiore.
Facevamo a gara per aggiudicarci più Fiori.
Invece se qualcuno si comportava male lo metteva sulle ginocchia e lo sculacciava.
E’ capitato anche a me.
Temperamento d’artista?
Solo molti anni dopo ho capito che era omosessuale.



a cena a Lafpaktos

arco a Zante

buona pesca a Arillas

come una piscina

contemplazione

col camper a Delfi

il forte veneziano di Methoni

il porticciolo di Episkopi

in gommone intorno a Kastos

kite-surf

la baia del Navagio

Mytikas e la Luna

scogliera a Kastos

Sfacteria

spiaggia del relitto

sul porto di Pylosl

la spiaggia a Mytikas

tramonto

un capriolo

vecchie auto a Episkopi